Consigli per avviare una startup

Gli ultimi dati sulla disoccupazione giovanile in Italia, piuttosto che deprimere coloro che sono in cerca di un’occupazione, incoraggiano chi è realmente interessato a innovare e a dare sfogo alla propria creatività attraverso l’apertura di un’attività imprenditoriale. In base ai dati del primo trimestre del 2012, si può già notare che c’è più gente che ha aperto un’impresa rispetto a coloro che si sono rivolti ad un posto di lavoro a tempo indeterminato. Il governo Monti crede molto nelle startup per far ripartire la crescita, visto che l’economia italiana è da sempre stata spinta dalle Pmi.

L’esecutivo guidato dal premier in pectore Mario Monti ha così ideato una nuova forma di società, chiamata la società semplificata a responsabilità limitata, che permette ai giovani under 35 di fare business a partire da un capitale sociale di un euro con una burocrazia ai minimi termini. Resta da sciogliere il nodo dei finanziamenti, in un contesto in cui le banche sono sempre più restie a prestare denaro. Eppure i business angel sono in aumento, pronti a dare sostegno finanziario ai progetti più interessanti.

► COME FARE BUSINESS SUL FOREX

La concorrenza è però elevata, tanto che al gruppo che raccoglie i principali business angel in Italia (VC Hub) arrivano fino a mille richieste di finanziamento ogni anno. La maggior parte delle startup predilige il settore web, sulla scia dei successi ottenuti negli Stati Uniti da aziende internet e social network. Per farsi ascoltare occorre sempre preparare un dettagliato business plan, che sia il più concreto possibile, che inquadri subito il core business e gli obiettivi. Inoltre, è fondamentale avere delle competenze tecniche specifiche molto solide e spesso è richiesta anche la conoscenza dell’inglese.