Investire in Buoni fruttiferi postali può rappresentare una valida soluzione nel caso in cui non si possa vincolare la propria liquidità.
► INVESTIRE IN BUONI FRUTTIFERI POSTALI DEMATERIALIZZATI
Questa tendenza ha fatto si, sia nel passato più remoto che in quello più recente, che si prediligessero strumenti finanziari, come i titoli di Stato, soprattutto solidi e sicuri e che, sia nel breve che nel lungo periodo, potessero garantire rendimenti adeguati a superare il costo della vita e, dunque, a risultare vantaggiosi.
Il problema dei titoli di Stato, però, è sempre stato quello dell’impossibilità, per il risparmiatore, di disinvestire il capitale impegnato, prima del termine, senza incorrere nella possibilità, oltremodo concreta, di perderne una buona fetta.
Allo stesso modo, purtroppo, si comportano anche tutti gli strumenti finanziari simili, ovverosia quelli preposti alla difesa del capitale, non vincolati poiché, se dismessi prima del termine, agiscono spinti dalle logiche del mercato, causando, con buona pace del cliente che ha avuto necessità di prelevare anzitempo i propri risparmi, la perdita perlomeno degli interessi accumulati.
La soluzione, nonostante il problema possa sembrare irrisolvibile a quanti necessitino di ampie fette di liquidità immediatamente impiegabili, esiste ed è rappresentata dai Buoni fruttiferi postali.
► INVESTIRE NEI PRODOTTI POSTALI
Questi strumenti di investimento, infatti, nonostante corrispondano all’investitore meno interessi degli omologhi titoli di Stato, giacché l’emittente, in entrambi i casi, è proprio lo Stato italiano, gli garantiscono la possibilità di disimpegnare il capitale, in qualsiasi momento, incassandone gli interessi fino a quel momento maturati.
Tra l’altro, per chi volesse effettuare un confronto prima della fatidica scelta, possiamo comunicare come, in media, i rendimenti annuali dei Buoni fruttiferi postali si aggirino sul 3% e come, questa cifra, sia corrispondente alla metà degli interessi offerti dagli omologhi titoli di Stato.
Infine è bene ricordare come, anche sui Buoni fruttiferi postali, valga il trattamento fiscale agevolato, al 12,5%, riservato ai titoli di Stato.