Investire nei titoli high yield europei

di Redazione Commenta

I titolo high yield europei, nonostante possano offrire ampi margini di guadagno relativamente ai paesi emergenti, rappresentano una forma d'investimento assolutamente sconsigliata per il 2011.

Su Senza Soldi stiamo ormai da qualche tempo analizzando le migliori forma di investimento per il 2011 tra le quali figurano:

obbligazioni a basso rischio

corporate bond

bond inflation linked.


Oltre a queste forme d’investimento più o meno redditizie (a seconda della propensione al rischio della clientela alla quale si rivolgono), esistono però anche tipologie che ci sentiamo vivamente di sconsigliare, non fosse altro che il nostro scopo sia quello di consigliarvi come risparmiare ed ottimizzare le nostre rendite, e non fosse che i titolo high yield europei, dei quali intendiamo occuparci, potrebbero non garantire il rendimento eccezionale (oltre il 10%) offerto lo scorso anno.

TITOLI HIGH YIELD EUROPEI 2011

Nel 2011, questa particolare tipologia d’investimento non garantirà, a detta di molti esperti analisti, i rendimenti da record offerti lo scorso anno.

Il problema, però, a differenza di quanto si potrebbe credere, non è semplicemente dovuto all’aumentato rischio emittente (ovverosia al crollo della credibilità del debitore) bensì al rischio tasso, dovuto al deciso rialzo che i tassi d’interesse dovrebbero subire quest’anno in seguito alla lenta ripresa dell’economia alla quale, ormai da qualche tempo, stiamo assistendo.

POSSIBILITÀ DI GUADAGNO CON I TITOLI HIGH YIELD EUROPEI

Le uniche possibilità di guadagno, ma anche questo è un rischio dipendente da numerosi fattori che non si possono prevedere con precisione, sono quelle rappresentate dai paesi dell’Est.

Grazie al ruolo di realtà trainanti dell’economia mondiale assunto in questi ultimi anni (vedasi, al proposito, l’articolo “Investire nei paesi emergenti“), queste nazioni sono infatti riuscite ad offrire, sinora, rendimenti notevolmente superiori rispetto a quello concessi dai paesi dell’area euro normalmente considerati virtuosi.

Anche in questo caso, però, rimane l’incognita del rialzo dei tassi d’interesse (che annullerebbe le prestazioni dei paesi emergenti) che potrebbe essere superata soltanto da una decisa rivalutazione delle monete nazionali nei confronti dell’euro, evenienza che, assicurano gli esperti, potrebbe non verificarsi nel 2011.

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