La crisi è ancora imperante e con essa permangono e persistono le difficoltà di milioni di famiglie italiane, che per far quadrare a fine mese il bilancio molto spesso fanno i salti mortali.
Spesso purtroppo i soldi non bastano e le famiglie si indebitano, oppure vendono oro, ovverosia quelli che vengono definiti come i gioielli di famiglia. Non a caso continuano a proliferare nel nostro Paese i “compro oro”, negozi dove l’esercente compra il metallo giallo, le cui quotazioni continuano a mantenersi molto elevate.
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Pur tuttavia, occorre fare molta attenzione quando di vende l’oro. In merito il CTCU, Centro Tutela Consumatori Utenti, raccomanda ai venditori di oro che si recano in questi negozi a controllare che sia la bilancia, sia l’indicazione del peso, sia bene in vista; la bilancia deve inoltre essere a norma, il che significa che deve avere apposto l’apposito bollino verde che attesta la verifica periodica dello strumento.
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Inoltre, occorre diffidare da quel compratore d’oro, l’esercente del “compro oro” per intenderci, che non ci chiede un documento di riconoscimento; le leggi antiriciclaggio, infatti, impongono che la transazione debba essere indicata in appositi registri, ragion per cui il compratore deve necessariamente acquisire i dati anagrafici del venditore.
Infine si raccomanda, se proprio l’oro si è costretti a venderlo, di girare in più “compro oro” visto che ogni esercente per il metallo giallo offre di norma prezzi al grammo che possono essere soggetti ad un’ampia variabilità.
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