Compravendite di case ai minimi da 30 anni

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Il mercato immobiliare resta depresso in Italia, tanto che nel 2012 si è assistito a un vero e proprio tracollo delle transazioni

Il mercato immobiliare resta depresso in Italia, tanto che nel 2012 si è assistito a un vero e proprio tracollo delle transazioni. Secondo quanto emerge dall’ultima nota trimestrale dell’Agenzia del Territorio, nel 2012 le compravendite immobiliari sono diminuite del 25,8%. Il settore ha quindi perso più di 26 miliardi di euro. Il valore complessivo delle transazioni immobiliari si è attestato a 74,6 miliardi di euro. Molto pesante il calo avvenuto nell’ultimo trimestre del 2012: le compravendite di case sono scese del 30,5%.

Il 2012 è stato, dunque, l’annus horribilis per il mattone italiano, ormai distante anni luce dai picchi del 2006. Il crollo del mercato ha riportato il volume delle transazioni sui livelli degli anni ’80. Infatti, per trovare un dato del genere bisogna mettere le lancette indietro di circa trent’anni. Le abitazioni vendute in Italia lo scorso anno si sono fermate a 444mila unità, un livello che non si vedeva dal 1985.

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Rispetto ai massimi del 2006 il mercato immobiliare ha visto praticamente dimezzarsi il numero delle transazioni. A livello settoriale, il calo maggiore si è verificato nel terziario con una flessione del 26,6%. Molto male anche il commerciale con un calo del 24,7% e le pertinenze con una diminuzione del 24,4%. Il produttivo ha registrato invece un calo del 19,7%. Comprendendo tutti i settori immobiliari, nel 2012 le vendite sono state pari a 993.339 unità.

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In particolare il calo delle compravendite è stato accusato con maggiore decisione nelle grandi città. L’andamento peggiore si registra a Palermo, che segna una flessione del 26,4%. Nel secondo semestre del 2012 i prezzi delle case delle 12 più grandi città italiane per numero di abitanti hanno registrato un calo.

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