Come un fulmine a ciel sereno, sono attesi dei nuovi rincari di prezzo per quanto riguarda gli SSD, ma anche per quanto concerne gli hard disk. Una notizia che è stata svelata da parte dei due più importanti marchi che producono in questo settore, ovvero Seagate e Western Digital. Secondo questi ultimi, infatti, nel corso dei prossimi mesi si dovrebbe registrare un corposo incremento della domanda.
Una novità che è stata poi divulgata dal portale TrendForce: secondo l’articolo di riferimento, ecco che Western Digital, ma anche Seagate, avrebbero già dato comunicazione in via ufficiale ai vari partner con cui collaborano per la vendita al dettaglio, che si provvederà ad integrare un altro incremento dei prezzi in riferimento a due prodotti specifici, ovvero hard disk e SSD. E si tratterà di un aumento che verrà applicato su larga scala, quindi su tutti i mercati.
All’interno della comunicazione ufficiale, ecco che si può notare come il nuovo aumento della domanda in un gran numero di segmenti dell’attività di riferimento e una troppo limitata capacità produttiva, sta per forza di cose impedendo di soddisfare la domanda dei vari clienti. Tutto questo, inevitabilmente, porta in dote un problema ben delineato, ovvero le tempistiche di consegna che sono sempre più lunghe. Non solo, dal momento che i costi da affrontare per questi due colossi continuano a crescere, condizionati in maniera piuttosto evidente dal continuo pressing dell’inflazione a livello mondiale. Seagate, quindi, ha già sottolineato come ci sarà un incremento di prezzo che andrà a ripercuotersi in via diretta sui nuovi ordini, con una domanda che va oltre i volumi che erano stati impegnati dal punto di vista previsionale.
Già qualche anno fa TrendForce aveva messo in evidenza come ci si potrebbe attendere pure un nuovo incremento dei prezzi pari al 25% sui device dedicati alla memorizzazione dei dati. In poche parole, è chiaro che l’aumento andrebbe a coinvolgere direttamente gli hard disk, senza dimenticare i dischi SSD classici e professionali.
Stando a quanto è stato riportato dagli analisti, pare proprio che per poter arrivare a un prezzo ottimale si dovrà ritoccare quello attuale di circa il 40% nel corso dei prossimi mesi. Insomma, complessivamente si dovrebbe registrare un aumento cumulativo intorno al 65%, stando a quello che è l’attuale listino dei prezzi. È solo questo il sistema per poter garantire la sostenibilità dell’intero comparto, ma è piuttosto facile intuire come gli utenti difficilmente potranno essere d’accordo.
