Novità tracciabilità dei pagamenti 2012

di Redazione Commenta

Il Consiglio dei Ministri ha emanato venerdì scorso un decreto che integra il D.Lgs. 141/2010 relativo al credito al consumo. Sono stati apportate una serie di modifiche sui limiti all’uso del contante per i cambiavalute e sulle relative sanzioni amministrative pecuniarie

Il governo Monti è da mesi impegnato con una lotta senza tregua per imporre maggiori limiti all’utilizzo del denaro contante. In questo contesto si collocano anche i recenti interventi sul decreto Sanità, oltre alle modifiche attese con il decreto Sviluppo. Intanto, il Consiglio dei Ministri ha emanato venerdì scorso un decreto che integra il D.Lgs. 141/2010 relativo al credito al consumo. Sono stati apportate una serie di modifiche sui limiti all’uso del contante per i cambiavalute e sulle relative sanzioni amministrative pecuniarie.

In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, possiamo anticipare che la negoziazione a pronti di mezzi di pagamento in valuta realizzata dai soggetti che svolgono l’attività di cambiavalute abbia il limite per il trasferimento in contanti determinato in 2.500 euro. Se non vengono rispettati i limiti, si rischia di incorrere in una sanzione che varia da un minimo dell’1% a un massimo del 40% dell’importo trasferito.

Il legislatore punta anche ad aumentare le sanzioni amministrative pecuniarie se si verificano violazioni delle norme antiriciclaggio relativamente ai depositi bancari e ai libretti postali al portatore. In quest’ultimo caso il limite è posto a 1.000 euro con una sanzione proposta che va dal 30% al 40%, rispetto all’attuale forchetta 20-40%.

Sono puniti poi con una sanzione minima di 3mila euro l’eventuale negoziazione a pronti di mezzi di pagamento in valuta oltre la soglia dei 2.500 euro, l’emissione di assegni bancari e postali emessi per importi pari o superiori ai mille euro. Ad esempio, se si emette un assegno trasferibile di 1.500 euro, senza indicare il beneficiario, la sanzione minima è di 3mila euro.

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