Una scatola nera per risparmiare sull’assicurazione dell’automobile

di Redazione Commenta

Le scatole nere non si trovano solo su aerei e navi. Da qualche anno a questa parte, in particolar modo all’estero, il meccanismo può essere installato anche a bordo delle autovetture con un vantaggio non da poco: assicurare una maggiore trasparenza in caso d’incidente, diminuire il rischio delle truffe e dunque permettere alle compagnie di abbassare le tariffe assicurative applicate ai loro clienti.

Anche in Italia tale opportunità sta iniziando lentamente a diffondersi, malgrado un burrascoso iter legislativo, finora senza approdi, per trovare uno standard comune nel settore. Già ora sono disponibili offerte destinate a chi sceglie di dotarsi di questi dispositivi: si viaggia intorno al 15 per cento di sconto in confronto al premio base, con picchi fino al 50 per cento se non si supera un determinato tetto di chilometri percorsi, che le «black box» stesse sono in grado di rilevare. Insomma, lo scenario si fa interessante ed è per questo motivo che i primi produttori arrivano sul mercato con la loro proposta di scatola nera.

Tra queste vi è Assipas, soluzione tecnologica made in Italy prodotta da Via-Com, società del Gruppo Ac. Si installa in pochi secondi semplicemente attaccandola sul parabrezza e ha una batteria che garantisce il funzionamento per un anno senza bisogno di manutenzione. Ha un pulsante antipanico per i casi di emergenza che dà la possibilità di dialogare in viva voce con la centrale operativa. Insomma, aumenta la sicurezza di bordo oltre a portare un beneficio al portafogli. E dà accesso a una serie di servizi dedicati, dall’assistenza medica e stradale, a programmi di manutenzione tutto compreso, fino al noleggio veicoli. E proprio come una qualsiasi scatola nera, trasmette solo i dati rilevanti per capire le dinamiche di eventuali incidenti, fugando eventuali dubbi di intrusioni sul piano della privacy.

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