Prestiti per l’istruzione per battere il caro-scuola

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Tra domani e venerdì riapriranno quasi tutte le scuole d’Italia e già da qualche tempo genitori e alunni sono alla ricerca del proprio kit scolastico tra negozi e centri commerciali

Tra oggi e domani riapriranno quasi tutte le scuole d’Italia e già da qualche tempo genitori e alunni sono alla ricerca del proprio kit scolastico tra negozi e centri commerciali. A loro malgrado c’è da appurare un caro-scuola che comporterà un esborso di almeno 80-100 euro in più rispetto allo scorso anno, per una spesa per singolo alunno stimata intorno ai 300-400 euro. Tuttavia, l’aumento delle spese scolastiche non riguarda soltanto gli alunni della scuola dell’obbligo, bensì anche gli studenti universitari.

I master e le altre spese per il perfezionamento sono le voci che impattano maggiormente sul budget destinato all’istruzione, visto che spesso si arriva ad esborsi di migliaia di euro che molte famiglie sono costrette a pagare a rate accendendo finanziamenti ad hoc. Secondo quanto emerge dai dati raccolti dal broker online Prestiti.it, nel primo semestre dell’anno in corso sono stati concessi più di 30 milioni di euro in Italia da banche e società finanziarie per coprire i costi legati all’istruzione scolastica.

In base alle richieste giunte sul portale Prestiti.it, si evince che le domande rivolte per il finanziamento delle spese per la scuola e la formazione erano mediamente pari a 7.200 euro, più o meno in linea con le ultime rilevazioni statistiche di istituti molto accreditati. In particolare, dall’analisi del Censis il costo medio per iscriversi a un corso post-laurea nell’anno 2011/2012 è stato di 6.595 euro.

Rispetto al 2011 la somma media richiesta è inferiore del 45%, evidenziando la necessità delle famiglie di contenere i costi. Il risparmio si farà sentire anche sull’utilizzo di zaini, astucci e matite, visto che gran parte degli studenti opterà per il riutilizzo degli stessi. Inoltre, due studenti su tre dovrebbero acquistare i libri di testo al mercato dell’usato.

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