Italiani non vogliono più rischiare in borsa secondo Natixis

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I risparmiatori italiani sono stati scottati dalle recenti crisi finanziarie e dalla recessione economica, così preferiscono stare alla larga dagli investimenti più rischiosi

I risparmiatori italiani sono stati scottati dalle recenti crisi finanziarie e dalla recessione economica, così preferiscono stare alla larga dagli investimenti più rischiosi. L’obiettivo più importante non è più quello ddi spuntare un rendimento positivo, magari ben al di sopra del tasso di inflazione, bensì proteggere il proprio patrimonio dalle turbolenze dei mercati. E’ quanto emerge dalla ricerca del broker francese Natixis Global Asset Management, che ha coinvolto più di 700 risparmiatori italiani.

In linea generale si segnala una mancanza di fiducia verso gli investimenti in borsa e sui mercati finanziari. Secondo Antonio Bottillo, amministratore delegato per l’Italia di Natixis Global Am, “è proprio la ricerca di sicurezza e di protezione a vincere sulla performance per il 58% degli intervistati”. Più della metà del campione intervistato ha perso fiducia negli investimenti sui mercati finanziari, a causa dell’eccessiva volatilità che si è creata negli ultimi anni.

Più di due risparmiatori italiani su cinque ritengono che la volatilità avrà un impatto negativo sulle performance dei propri investimenti sia in borsa che in tema di previdenza. Più della metà dei risparmiatori intervistati è solo moderatamente ottimista sulla possibilità che il proprio approccio agli investimenti finanziari possa generare una rendita costante all’età del pensionamento. Gli italiani preferiscono strumenti poco rischiosi, in grado di garantire la sicurezza del capitale nel medio-lungo periodo. In generale manca l’appetito verso il rischio.

Il 58% degli italiani teme di perdere denaro a causa della volatilità dei mercati. Questa paura colpisce maggiormente le donne (65%) rispetto agli uomini (52%), e più i piccoli risparmiatori rispetto agli investitori che dispongono di grandi patrimoni. Tra gli high net worth individuals (ovvero investitori con patrimoni di almeno un milione di euro), due su tre sono disposti ad assumersi rischi minimi per cercare di ottenere una performance positiva.

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