Investire nel mattone o nei fondi previdenziali?

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Gli italiani si chiedono oggi come risparmiare il proprio denaro in modo tale da ottenere rendimenti in grado di proteggere il valore del capitale nel lungo periodo, visto che l’inflazione continua a salire a ritmi sostenuti

Gli italiani si chiedono oggi come risparmiare il proprio denaro in modo tale da ottenere rendimenti in grado di proteggere il valore del capitale nel lungo periodo, visto che l’inflazione continua a salire a ritmi sostenuti, ma soprattutto di creare un ulteriore gruzzoletto utile per rimpinguare le proprie finanze nel momento in cui si deciderà di andare in pensione. Oggi la pensione appare davvero lontana, ma soprattutto risicata. Urge risparmiare denaro per integrare il proprio patrimonio con redditi aggiuntivi.

A tal proposito la scelta più ovvia appare l’investimento in fondi previdenziali integrativi, già collaudati da qualche anno e in grado di offrire interessanti benefici fiscali. E poi c’è il mattone, probabilmente il l’investimento da sempre più amato dagli italiani che però negli ultimi anni ha mostrato qualche debolezza di troppo e oggi messo a dura prova dal ritorno dellla super-Imu.

Secondo un’indagine svolta da Progetica sul confronto tra le due categorie, partendo da un investimento di 100mila euro da effettuare in un’unica soluzione, la situazione appare piuttosto equilibrata. Progetica ritiene che la convenienza di un investimento rispetto all’altro dipende da alcune variabili. In primo luogo, bisogna vedere in quale età avviene il versamento. Se si è giovani, meglio optare per un fondo pensione, visto che c’è tutto il tempo per farlo aumentare. Se si è 50-enni, meglio il mattone, in quanto il capitale iniziale resta intatto e a disposizione dell’investitore.

Altri aspetti da valutare sono poi la mortalità e la successione. Il fondo pensione in questo caso non è conveniente perché non assicura nulla agli eredi. Tuttavia, se un 30-enne riuscisse a raggiungere i 90 anni, otterrebbe con il fondo pensione un ritorno medio di 357mila euro mentre con il mattone solo di 210-230mila euro. Qualche rischio in più c’è con la casa: morosità e sfitto possono abbattere la rendita finale, per cui è meglio sempre puntare su case di buona qualità e a prezzi convenienti.

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