Mutui ancora molto cari a settembre 2012

di Redazione Commenta

Le banche non si sono mosse dalla scelta di mantenere elevato lo spread sui mutui, ovvero il margine di guadagno che gli istituti di credito si riservano di tenere quando concedono i prestiti per far fronte ai costi di copertura del rischio di credito

Negli ultimi due mesi è tornata una maggiore stabilità sui mercati finanziari. Il trend ha subito un’accelerazione da quando Draghi ha lanciato il piano anti-spread, rassicurando gli investitori sulla tenuta della zona euro. Lo spread Btp-Bund è sceso da oltre 500 a poco più di 300 punti, mentre le borse hanno messo a segno rialzi a due cifre. Ottimo è stato l’andamento delle azioni bancarie, spesso con punte del 50-60%. Tuttavia, gli effetti positivi hanno interessato solo la finanza, non l’economia reale.

Le banche non si sono mosse dalla scelta di mantenere elevato lo spread sui mutui, ovvero il margine di guadagno che gli istituti di credito si riservano di tenere quando concedono i prestiti per far fronte ai costi di copertura del rischio di credito. Insomma, cala lo spread Btp-Bund, ma non quello che le banche applicano sui mutui. La verità è che le banche sono alla disperata ricerca di fonti di redditività, in un contesto di mercato ancora volatile e caratterizzato da problemi strutturali nell’economia reale.

Così gli istituti di credito preferiscono mantenere ancora invariati gli spread per non perdere ulteriore redditività dal settore dei mutui, che continua però a mostrare una profonda crisi con erogazioni crollate quasi del 50% nel primo semestre dell’anno. In media lo spread applicato dalle banche italiane sui mutui a tasso variabile è del 4,1%, mentre per i mutui a tasso fisso si sale al 4,3%.

Si tratta di livelli davvero elevati se si considera che nella primavera del 2011, ovvero poco prima che la crisi dei debiti sovrani europei raggiungesse anche l’Italia, lo spread mediamente applicato sui mutui era intorno all’1,5%. Insomma, ora le banche sono disposte a offrire meno mutui, privilegiando mutuatari con solide garanzie a supporto del debito, pur di mantenere margini di profitto molto alti.

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