Nel 2012 hanno chiuso 104mila imprese

di Redazione Commenta

La crisi economica in Italia ha messo in ginocchio decine di migliaia di imprese e milioni di famiglie. Il quadro negativo è stato più volte evidenziato da diversi istituti ed enti, ma oggi arriva una conferma dai dati Cerved

La crisi economica in Italia ha messo in ginocchio decine di migliaia di imprese e milioni di famiglie. Il quadro negativo è stato più volte evidenziato da diversi istituti ed enti, ma oggi arriva una conferma dai dati Cerved. Nel 2012 hanno chiuso 104.000 aziende. Si tratta di un risultato impressionante, che comprende 12.000 fallimenti, 90.000 liquidazioni e 2.000 procedure non fallimentari. Inoltre, emerge anche che attualmente è in corso un boom di concordati preventivi: tra questi il più “famoso” è quello recente chiesto da Seat Pagine Gialle.

Cerved, gruppo specializzato nell’analisi della situazione finanziaria delle aziende, ritiene che il costante aumento delle richieste di ammissione al concordato preventivo sia favorito dalla riforma entrata in vigore a settembre 2012. Soltanto nell’ultimo trimestre dello scorso anno sono state presentate circa mille domande, in particolare con la forma del concordato di riserva. Rispetto al record del 2011, il dato totale sulla chiusura delle imprese nel 2012 è stato superiore del 2,2%.

Gianandrea De Bernardis, amministratore delegato del gruppo Cerved, ha dichiarato che “il picco toccato dai fallimenti supera del 64% il valore registrato nel 2008”, ovvero l’ultimo anno pre-crisi. Sono stati anche superati i livelli precedenti al 2007, “quando i tribunali potevano dichiarare fallimenti anche per aziende di dimensioni microscopiche”.

Da un punto di vista territoriale le procedure sono aumentate molto nel Nord Ovest (+6,6%) e al Centro (+4,7%). Nel Nord Est, invece, i casi sono diminuiti del 4,3%, anche se è stato registrato un brusco incremento delle liquidazioni che ha portato il totale di chiusure in quell’area a superare quota 20.000 (+8,6% rispetto al 2011).

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