Tassi d’interesse conti deposito in discesa

di Redazione Commenta

Colpa del maxi-prestito della Banca Centrale Europea ai più importanti istituti di credito italiani ed europei che avrebbero senz'alcun indugio immediatamente provveduto ad abbassare i tassi d'interesse.

Nonostante uno dei nostri più recenti articoli, dall’evocativo e suadente titolo “Migliori conti deposito marzo 2012”, intendesse sottolineare come i conti deposito, anche a marzo, costituirebbero una delle migliori scelte possibili per il piccolo investitore/risparmiatore (scelta in effetti intelligente e sensata, sempre e comunque, nel caso in cui si desideri difendere il capitale), vorremmo oggi consigliarvi una qual certa prudenza nella scelta di codesti strumenti finanziari poiché purtroppo, per lo meno nel futuro prossimo, potrebbero diventare decisamente meno convenienti.

COME SCEGLIERE IL CONTO DEPOSITO VINCOLATO

Colpa, come i più attenti ed accorti non avranno sicuramente mancato di notare, del maxi-prestito della Banca Centrale Europea ai più importanti istituti di credito italiani ed europei che, come ci si sarebbe potuti legittimamente attendere, avrebbero senz’alcun indugio immediatamente provveduto ad abbassare i tassi d’interesse sui propri più interessanti e comuni prodotti finanziari.

MIGLIORI CONTI DEPOSITO VINCOLATI 2012

Sebbene, dunque, codesta manovra avrebbe grandemente favorito tutti coloro i quali avrebbero optato per l’accensione di un mutuo a tasso variabile, come tra l’altro da noi già ampiamente documentato/dimostrato nel nostro interessantissimo articolo dal titolo “Risparmiare con il mutuo a tasso variabile“, tutt’altri effetti avrebbe avuto su quanti verrebbero comunemente definiti piccoli risparmiatori che, improvvisamente, si sarebbe trovati in mano conti deposito decisamente poco convenienti o, comunque, decisamente meno appetibili che in passato.

INVESTIRE CON I CONTI DEPOSITO

La decisione di ritoccare al ribasso i tassi  d’interesse avrebbe riguardato, come dimostrato dalle notizie che in queste ore si starebbero rincorrendo sui principali quotidiani nazionali, davvero tutti gli istituti di credito tradizionali e online italiani che, in media, avrebbero ridotto il tasso d’interesse sul deposito vincolato a 12 mesi (quello più comune ed usuale e, dunque, quello maggiormente utilizzato dai motori di comparazione dei prezzi e delle tariffe quali Supermoney o SOS Tariffe per la definizione dei prodotti maggiormente convenienti piuttosto che dei servizi maggiormente redditizi), addirittura dello 0,5%.

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