Investire in commodity nel 2013 con capitali ridotti

di Redazione Commenta

Il 2012 è stato per le materie prime un anno caratterizzato da alti e bassi. Il bull market degli ultimi anni ha perso decisamente forza, anche se alcune commodity restano ancora in deciso trend rialzista

Il 2012 è stato per le materie prime un anno caratterizzato da alti e bassi. Il bull market degli ultimi anni ha perso decisamente forza, anche se alcune commodity restano ancora in deciso trend rialzista. Il piccolo investitore deve, quindi, fare molta attenzione nel momento in cui dovesse decidere di investire denaro in questa asset class, sebbene in ottica di diversificazione di portafoglio è sempre consigliabile avere un’esposizione del 5-10% sul totale del capitale complessivamente investito, in modo tale da non restare esclusi da un eventuale rally.

In un recento studio Morgan Stanley ha sottolineato che le materie prime sono un’asset class ciclica e che l’elasticità della domanda e dell’offerta può cambiare di parecchio. Non tutte le commodity sono uguali. L’andamento delle quotazioni è influenzato dalla “nicchia” di appartenenza (energy, coloniali, metalli industriali, metalli preziosi, etc.), dal fattore stagionalità, dalle correlazioni intermarket, dall’andamento del dollaro americano e così via.

COMMODITY: MIGLIORI E PEGGIORI DEL 2012

Secondo la banca americana nel 2013 conviene puntare su oro, argento, grano e soia, mentre tra i metalli industriali meglio il rame rispetto a nickel e alluminio. La selezione delle materie prime con proiezioni più interessanti diventa fondamentale, anche se per alcune commodity è davvero molto difficiile fare previsioni accurate (petrolio su tutti). Il piccolo investitore dovrebbe, quindi, farsi aiutare da un consulente specializzato e investire attraverso fondi di investimento ad hoc oppure utilizzando gli Etf (quelli “fisici”, non “sintetici” o con “leverage”).

COME INVESTIRE IN COMMODITY NEL 2013

Secondo Credit Suisse le commodity sono ben posizionate per migliorare sensibilmente l’andamento del 2012, che ha visto l’indice generale Jefferies-Crb perdere il 3%. Tuttavia, alcune materie prime hanno mostrato rialzi molto interessanti: frumento +19%, semi di soia +17%, piombo +14%, zinco e gas naturale +12%, platino +10%, argento +8%, oro +7%, cacao +6%, rame +4%. La peggiore commodity del 2012 è stata il caffè, che ha perso più del 36% del suo valore.

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