Finanza personale: quali opportunità investendo 10.000 euro?

di Daniele Pace Commenta

Tutte le indicazioni del caso per coloro che vogliono approcciare questo mondo

La costruzione di una asset allocation equilibrata rappresenta da sempre per il risparmiatore una circostanza di non facile esecuzione, soprattutto in contesti caratterizzati da elevati livelli di volatilità e da ondate di vendita a livello intermarket, che non agevolano una buona decorrelazione persino tra classi di investimento inversamente connesse. Tuttavia anche in congiunture di questo tipo ci si può ritrovare nella condizione di investire 10000 euro: un capitale non particolarmente elevato, verosimilmente alla portata di moltissimi risparmiatori, ma non così inconsistente da potersi permettere il lusso di allocarlo senza le dovute precauzioni.

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Come spiegato nella guida su come investire 10000 euro presente sul sito Finaria.it,. il primo aspetto su cui focalizzarsi è rappresentato dalla calibrazione del peso dell’importo rispetto al patrimonio disponibile, al fine di implementare una diversificazione adeguata al profilo di rischio e all’orizzonte temporale. Successivamente si può approfondire il contesto in cui si muovono le singole asset class.

Come inserire le asset class in un’allocazione di portafoglio

Di norma la struttura portante di un portafoglio di investimento è rappresenta dal reddito fisso: la percentuale della componente obbligazionaria da allocare è proporzionale ovviamente alla solidità in termini di oscillazioni della valorizzazione che il risparmiatore desideri attribuire all’intera struttura. In presenza di una curva dei tassi schiacciata su tutta la sua lunghezza, che implica rendimenti prossimi allo zero, bisogna valutare con attenzione la possibilità di aumentare la componente di rischio -e dell’orizzonte temporale-, poiché ci si potrebbe ritrovare nell’eventualità di non riuscire a mantenere quantomeno inalterato il potere di acquisto dei propri risparmi, soprattutto in presenza di elevati livelli di inflazione. È opportuno sottolineare che lo stesso discorso vale per i prodotti messi a catalogo dalle Poste, come ad esempio i buoni fruttiferi, strettamente legati all’andamento dei tassi ufficiali di riferimento.

La principale componente di rischio presente nei portafogli di investimento è rappresentata dai titoli azionari: i sottostanti, negoziati sulle varie borse, sono quelli più sensibili all’aumento dei livelli di inflazione nei sistemi economici, in quanto direttamente collegati al ciclo economico degli stessi. I risparmiatori possono acquistare stock e detenerli per periodi di tempo significativamente lunghi, incassando i dividendi distribuiti, in attesa che aumenti la loro valorizzazione di mercato oppure possono mantenere un atteggiamento più speculativo, cercando di individuare tendenze che si sviluppano e si esauriscono su orizzonti temporali più corti. Anche l’oro spesso viene utilizzato, per la sua natura di bene di rifugio, come strumento per immunizzarsi dai fenomeni inflattivi, ma non di rado è adoperato, come accade per i titoli azionari, nel trading di breve termine.

Gli strumenti per costruire una strategia di investimento robusta

Nel panorama degli intermediari finanziari attivi sui circuiti non regolamentati è persino possibile attuare strategie di investimento, sfruttando le competenze e l’esperienza di altri risparmiatori o di professionisti del settore. Le piattaforme più evolute, infatti, sono in grado di eseguire le istruzioni generate da un algoritmo attraverso i Robo advisor, particolari software capaci di individuare pattern di prezzo sui vari asset ed operare di conseguenza. Un altro strumento decisamente apprezzato, per la costruzione di una strategia è rappresentato dal social trading, una piattaforma in cui gli iscritti mettono in condivisione la personale visione dei mercati, tradotta in operatività e i follower possono decidere se reiterarla sugli account personali.

Naturalmente un modus operandi di questo tipo è particolarmente indicato in circostanze come quelli attuali, in cui eventi esogeni di una certa importanza contribuiscono ad aumentare la volatilità a livello intermarket. Come è ben noto, i venti di guerra proveniente dall’Europa nord-orientale stanno mettendo sotto pressione le borse, ma anche altri sottostanti: i continui ribaltamenti di fronte, che caratterizzano le quotazioni degli asset, possono essere sfruttati, servendosi dello short selling e della leva finanziaria, per trarre vantaggio da spunti operativi individuabili su tendenze al ribasso, mettendo in atto operazioni in lassi di tempo molto ristretti.

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