Prescrizione polizze dormienti torna a 10 anni

di Redazione 1

Lo scorso venerdì è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e già in vigore da sabato, che nel Decreto Sviluppo è stato riportato da 2 a 10 anni il termine di prescrizione per le polizze dormienti

Lo scorso venerdì è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e già in vigore da sabato, che nel Decreto Sviluppo è stato riportato da 2 a 10 anni il termine di prescrizione per le polizze dormienti. Questi prodotti assicurativi sono stati così equiparati ai conti correnti dormienti. Ora il Ministero dello Sviluppo Economico si sta anche preparando per distribuire ben 7,6 milioni di euro a tutte le vittime di questa tipologie di prodotti.

Il denaro è stato già stanziato, grazie alle multe Antitrust 2011-2012, ma non è ancora giunto a destinazione. Questi soldi andranno a finire nelle tasche di tutti coloro che non hanno potuto riscattare la polizza vita perché caduta in prescrizione in virtù della legge retroattiva 166 del 2008, introdotta dall’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti. La legge riduceva il termine a 2 anni e destinava il denaro delle polizze non reclamate al Fonddo per le vittime delle frodi finanziarie.

Ora il ritorno del termine di prescrizione a 10 anni dovrebbe finalmente ridare maggiore tranqullità a coloro che avevano visto finora sfumare la possibilità di riscattare la propria polizza vita. Del resto sono migliaia e migliaia i risparmiatori coinvolti. Secondo quanto affermato in un comunicato dal governo, il termine di due anni si è rivelato insufficiente a garantire il riscatto della polizza, soprattutto nei casi di morte dell’intestatario.

La norma è contenuta nell’articolo 22, “Misure a tutela del consumatore nel mercato assicurativo”. I 7,6 milioni di euro saranno distribuiti dopo la firma della convenzione sulle polizze dormienti fra la Consap e la direzione generale della concorrenza del ministero dello Sviluppo. Poi sarà emesso un bando per rimborsare tutti gli aventi diritto.

Commenti (1)

  1. Non è vero che il termine di prescrizione era stato ridotto a due anni. (la fonte il sole24ore ha dato una notizia errata)
    Con l’intervento di Tremonti in realtà il termine di prescrizione veniva raddoppiato infatti passava da un anno a due anni.
    Lo scandalo non era il raddoppio del termine di prescrizione, peraltro mai eccepito da alcuna compagnia di assicurazione, ma il fatto che la riforma abbia introdotto un’anomalia nella prescrizione divenendo lo Stato un soggetto a favore del quale scatta un diritto in virtù di una prescrizione.

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