Disoccupazione giovanile record ai massimi dal 1992

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Ancora un brutto dato sulla disoccupazione in Italia, in particolare quella giovanile che è tornata ai livelli del 1992. Il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 37,1% a novembre 2012, in crescita dello 0,7% rispetto a ottobre 2012

Ancora un brutto dato sulla disoccupazione in Italia, in particolare quella giovanile che è tornata ai livelli del 1992. Il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 37,1% a novembre 2012, in crescita dello 0,7% rispetto a ottobre 2012 e del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La fascia di età considerata nella rilevazione statistica è quella compresa tra i 15 e i 24 anni. Misura l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati oppure in cerca di occupazione. In Italia sono stati così raggiunti livelli record.

L’Istat ha evidenziato che i giovani tra i 15 e i 24 anni in cerca di lavoro siano aumentati a 641.000 unità, toccando il 10,6% della popolazione italiana per questa fascia di età. Il tasso di disoccupazione complessivo è rimasto invariato all’11,1%. Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, intervenuta a Radio Capital, ha dichiarato che la colpa non è dell’esecutivo Monti ma dei precedenti governi e che “stiamo pagando errori di lungo periodo”.

ITALIA: DISOCCUPAZIONE SALE ALL’11,1% A OTTOBRE 2012

Il record della disoccupazione giovanile in Italia non è però un caso isolato. Le cose vanno male in tutta Europa, visto che a novembre il tasso di disoccupazione è salito al livello record dell’11,8%. Secondo quanto emerge dall’analisi dell’Eurostat, i disoccupati in Europa sono 18,8 milioni. A novembre in Italia c’è stato un leggero calo del numero dei disoccupati, pari a 2.000 unità. Tuttavia, l numero dei disoccupati resta ancora allarmante: 2.870.000 persone.

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Il tasso di inattività è stabile al 36,1% e riguarda le persone comprese tra i 15 e i 64 anni. A novembre c’è stata una leggera crescita dello 0,3% del numero di inattivi pari a 39.000 unità. Il numero complessivo di occupati è risultato pari a 22milioni e 873mila unità, in calo di 42mila persone rispetto a ottobre 2012. Crolla l’occupazione maschile.

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