Spotify è un servizio musicale che offre lo streaming on demand di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti, incluse Sony, EMI, Warner Music Group e Universal.
Ad aprile 2013, il servizio è disponibile in Australia, Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Hong Kong, Islanda, Isole Faroe, Italia, Lettonia, Lituania, Malesia, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera e Stati Uniti.
Nelle scorse ore è stata annunciata un’importante novità per Spotify: adesso non sarà più necessario un abbonamento Premium per ascoltare la musica su dispositivi mobile come smartphone e tablet, infatti anche su questi device l’ascolto diventa gratuito. In particolare su tablet l’app non ha alcuna limitazione e si possono ascoltare i brani che si desidera, mentre su smartphone si possono ascoltare tutti i propri artisti preferiti ma solamente in modalità shuffle, cioè in riproduzione casuale.
Sulla versione tablet ci sono ovviamente gli spot tra le canzoni (non tra tutte) mentre su smarpthone ci sono altre limitazioni: si possono fare massimo 6 “skip” in un’ora di ascolto, quindi si ascolta in modalità shuffle la playlist; si può cambiare playlist, ma sempre senza salti. Invece le playlist piccole non si possono usare per aggirare la riproduzione casuale.
Un periodo di prova gratuito di sei mesi viene attivato al momento del primo accesso, durante il quale l’utente può ascoltare una quantità illimitata di musica grazie alla pubblicità visiva e simil-radiofonica. Dopo questo periodo, Spotify ha un limite di ascolto di dieci ore al mese. L’abbonamento “Unlimited” rimuove la pubblicità e i limiti di tempo, mentre l’abbonamento “Premium” introduce ulteriori funzioni come lo streaming con maggiore bitrate (fino a 320 kb/s), l’accesso offline alla musica e le applicazioni mobili.