Risparmiare sugli ingenti costi del primo figlio è possibile preparando gli omogeneizzati fatti in casa.
Secondo una ricerca eseguita de Federconsumatori, infatti, si possono arrivare a spendere cifre vicine ai 14.000 euro.
Aldilà della crisi economica mondiale che, sicuramente ha influito, e parecchio, su queste stime, siamo sicuri che una buona dose di spreco sia costitutiva di spese che, a tutto diritto, possiamo considerare folli.
Risparmiare, però, è possibile. Come? Preparando gli omogeneizzati in casa, soluzione interessante anche se consideriamo utile un’alimentazione estremamente sana (priva di conservanti, coloranti e altre sostanze artificiali).
Grazie ad un omogeneizzatore, infatti, strumento che oggi è possibile acquistare a soli 25 euro, è virtualmente possibile preparare qualsiasi tipo di pappina per i nostri piccoli.
Per preparare gli omogeneizzati di frutta, per esempio, basta lavare e tagliare accuratamente i frutti “prescritti” per ogni fascia d’età dal nostro pediatra, per poi inserirli nell’omogeneizzatore congiuntamente ad una piccola quantità d’acqua, di modo che il composto finale sia adeguatamente cremoso.
La stessa procedura, inoltre, è applicabile sia agli omogeneizzati di verdura che di carne, ponendo attenzione però di aggiungere all’omogeneizzatore non già acqua, bensì brodo vegetale, preparato in casa, più saporito e nutriente.
Un’ultima indicazione è d’obbligo per quanto riguarda la carne che dovrebbe essere il meno grassa e fibrosa possibile.
I suddetti omogeneizzati, inoltre, sempre e soltanto su indicazione del pediatra, posso eventualmente venir congelati e scongelati all’occorrenza, mentre è necessaria la loro consumazione, entro le 24 ore, nel caso in cui essi vengano conservati in frigorifero.
