Quando conviene estinguere il mutuo

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Chi sta rimborsando un mutuo si starà chiedendo se conviene investire la liquidità messa da parte negli ultimi anni oppure se chiudere definitivamente la questione mutuo, estinguendo la posizione debitoria

L’attuale contesto di mercato vede gli spread in discesa, i tassi interbancari sui minimi storici (Euribor a un mese allo 0,12% e a tre mesi allo 0,26%), il tasso Bce allo 0,75% (ma non va escluso un nuovo taglio entro fine anno) e una minore pressione sull’euro e i bond sovrani grazie all’annuncio del piano anti-spread da parte di Mario Draghi. Molti problemi di fondo restano però irrisolti e i risparmiatori si chiedono come comportarsi in alcune importanti scelte di tipo finanziario.

Chi sta rimborsando un mutuo si starà chiedendo se conviene investire la liquidità messa da parte negli ultimi anni oppure se chiudere definitivamente la questione mutuo, estinguendo la posizione debitoria. Supponiamo la posizione di un mutuatario con 100mila euro di debito residuo per altri 20 anni a un tasso del 3,5% e una liquidità di 100mila euro.

A parità di tasso, la quota interessi scende con il passare del tempo perché in Italia le banche utilizzano piani di ammortamento alla francese: gli interessi sono più corposi all’inizio del rimborso, mentre con il passare degli anni aumenta il peso della quota capitale sulla rata totale. Se il mutuatario non decide di estinguere il mutuo, si troverà a pagare quasi 16mila euro dopo 5 anni rispetto ai 39mila e rotti euro al 20-esimo anno dell’ammortamento. Gli interessi sarebbero risparmiati tutti in caso di estinzione del mutuo.

Continuando a pagare il mutuo e investendo la liquidità residua al netto delle rate da rimborsare, la convenienza dell’operazione potrà essere calcolata in base al tasso di remunerazione del capitale. Raccogliendo un rendimento netto annuo del 3%, al termine dei 20 anni si arriverebbe a mettere da parte interessi per quasi 27mila euro. In caso di rendimento del 4% annuo per vent’anni, il gruzzoletto aggiuntivo salirebbe vicino ai 36mila euro avvicinandosi così alla soglia di convenienza compresa tra il 4% e il 5%.

A questi tassi il mutuatario avrebbe maggiore convenienza a concentrarsi sull’attivo, investendo la liquidità e pagando il mutuo, anziché focalizzarsi sul debito estinguendo il finanziamento. Infatti, gli interessi messi da parte supererebbero quelli risparmiati ccon un’estinzione anticipata del mutuo.

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