Negli ultimi dieci anni l’investimento che ha reso di più in assoluto è stato l’oro. Quando scoppia una crisi finanziaria o c’è una crisi valutaria puntualmente l’oro diventa un porto sicuro per gli investitori internazionali
Negli ultimi dieci anni l’investimento che ha reso di più in assoluto è stato l’oro. Quando scoppia una crisi finanziaria o c’è una crisi valutaria puntualmente l’oro diventa un porto sicuro per gli investitori internazionali, che nei lingotti trovano anche un modo per proteggere il valore del capitale nel tempo al riparo dallo spauracchio dell’inflazione. Pochi giorni fa il metallo giallo ha toccato nuovi massimi a 10 mesi poco sotto 1.800$ l’oncia, mentre poco più di un anno fa raggiungeva i massimi storici a 1.920$ l’oncia.
Dieci anni fa la valutazione dell’oro si aggira intorno ai 300$ l’oncia, oggi vale sei volte in più. Le banche d’affari prospettano nuovi clamorosi rialzi dopo le recenti iniezioni di liquidità delle banche centrali mondiali con target stratosferici compresi tra i 1.900$ e i 2.500$ l’oncia. Il risparmiatore retail ha oggi la possibilità di percorrere numerose strade per accedere a questo investimento, ma conviene ancora investire nell’oro nonostante questo incredibile boom decennale?
Difficile dirlo, ma oggi serve molta più prudenza rispetto al passato. L’oro dovrebbe così rappresentare solo una minima quota del proprio portafoglio, compresa tra il 5% e il 7% del totale. Come investire? Il modo più semplice è comprare quote di fondi di investimento specializzati, certificati di investimento o meglio ancora gli Etc che investono sull’oro fisico. Questi ultimi sono poco costosi e replicano quasi perfettamente l’andamento della quotazione cash del metallo.
L’altra psosibilità è acquistare direttamente lingotti d’oro. Si possono detenere lingotti di oro fino, ovvero non lavorato. Il valore al grammo è inversamente proporzionato al peso. L’ideale è comprare lingotti da investimento del peso di circa 12,5 kg. Hanno un numero di serie con il 99,5% di purezza e un peso che viene ufficialmente certificato.
