Come risparmiano gli investitori italiani più facoltosi?

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La casa di investimento britannica Schroders ha condotto un’interessante ricerca paneuropea per indagare il comportamento degli investitori “affluent”, ovvero coloro che hanno un patrimonio investito di almeno 60mila euro

La casa di investimento britannica Schroders ha condotto un’interessante ricerca paneuropea per indagare il comportamento degli investitori “affluent”, ovvero coloro che hanno un patrimonio investito di almeno 60mila euro, con l’obiettivo di comprendere in che modo viene suddiviso il flusso di redditi tra investimenti, risparmio, spese e debito. L’indagine è alla sua seconda edizione e ha coinvolto 1.341 persone di 12 diversi paesi continentali. In base a ciò che emerge dallo studio European Wealth Index, gli investitori italiani risparmiano e investono più del 35% del reddito familiare mensile.

Si tratta di una cifra considerevole, che tra l’altro è più del triplo di quanto viene accantonato per ripagare i debiti. La propensione al risparmio della categoria “affluent” fa da contraltare a quella media dell’intera popolazione italiana, in netto calo a causa del crollo del potere d’acquisto delle famiglie negli ultimi mesi provocato dalla recessione e dal boom di tasse.

I risparmiatori italiani più facoltosi spendono mediamente il 54% del flusso di reddito mensile, mentre il 35% viene risparmiato e investito. Solo l’11% viene accantonato per far fronte ad eventuali debiti. Nonostante la crisi economica, gli investitori italiani affluent cercano di rispettare le strategie di financial planning di lungo periodo. L’esigenza primaria è quella di accumulare un fondo per gli imprevisti, ancor più del desiderio di costruirsi una pensione di scorta.

In questi senso gli investitori affluent italiani si posizionano davanti a quelli tedeschi, ma dietro a svizzeri, austriaci, inglesi e svedesi. Questi ultimi sono di gran lunga gli investitori più attenti nella creazione di fondi per le emergenze. Un’altra esigenza molto sentita da questa categoria di risparmiatori è quella di finanziare l’istruzione e gli studi universitari dei propri figli. In generale, però, gli italiani restano fanalini di coda nel risparmio in Europa, dietro Francia, Olanda, Belgio, Svizzera, Israele, Regno Unito, Austria, Svezia, Spagna e Germania.

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