Come proteggere i risparmi in estate 2012

di Redazione Commenta

In questa fase di grande turbolenza sui mercati finanziari, lo stato d’animo più diffuso tra i risparmiatori è il disorientamento. L’attacco della speculazione internazionale sul sistema-Italia pone gli italiani alle prese con il dubbio di dove parcheggiare i propri risparmi

In questa fase di grande turbolenza sui mercati finanziari, lo stato d’animo più diffuso tra i risparmiatori è il disorientamento. L’attacco della speculazione internazionale sul sistema-Italia pone gli italiani alle prese con il dubbio di dove parcheggiare i propri risparmi prima di partire in vacanza o comunque per non avere troppe preoccupazioni nelle prossime settimane. Il parcheggio della liquidità in eccesso sul proprio conto corrente solitamente avviene utilizzando i classici strumenti del mercato monetario: Bot, pronti contro termine, buoni fruttiferi postali, fondi monetari, conti deposito vincolati.

Se nel proprio portfolio ci sono già titoli governativi è bene fare scelte ragionate, senza farsi sopraffare dall’emotività: vendere ora potrebbe essere un errore, comprare un’opportunità difficilmente ripetibile. Per chi, invece, è alle prese con nuove scelte di portfolio, è meglio puntare su strumenti con scadenza non superiore a 6 mesi. In primis troviamo proprio il Bot semestrale, che negli ultimi giorni ha visto i tassi tornare sopra il 2% in attesa dell’asta di questa settimana.

Se si cerca una maggiore protezione del capitale con un minimo di appeal sul rendimento, il Bot semestrale può essere una buona soluzione considerando che la curva dei rendimenti è tornata ad appiattirsi e che il tasso a 6 mesi potrebbe addirittura aumentare nel giro di qualche giorno.

Una soluzione interessante resta anche quella dei conti deposito, visto che in molti casi si possono spuntare vincoli a 3-6 mesi con un rendimento netto superiore a quello offerto dai Bot. E’ fondamentale capire che in questa delicata fase sui mercati finanziari è meglio pensare alla protezione del capitale, piuttosto che alla ricerca forsennata di rendimenti in grado di battere l’inflazione nel breve-medio periodo.

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