Cibi a chilometri zero per risparmiare sul cenone di Natale

di Redazione Commenta

Si avvicina il Natale 2013 e le statistiche affermano che il cenone degli italiani sarà in media più caro del 3%, ma c’è un nuovo modo in confronto al passato per risparmiare puntando sui prodotti di qualità, su quelli che in particolare sono locali e nostrani. Si tratta dei cosiddetti cibi a chilometri zero. Sono così nominati in quanto percorrono delle brevi distanze nel passaggio da campo alla tavola.

Inoltre in genere questi prodotti agroalimentari sono più freschi, sono più genuini, e sono tali da non correre il rischio di acquistare prodotti esteri che sono distribuiti in maniera illegale come made in Italy. In accordo con quanto rilevato dall’Adoc, per i cenoni natalizi si spenderanno in media 180 euro a famiglia.

Saranno pertanto numerosissime le tavole imbandite con i prodotti a chilometri zero ma anche quelli equo-solidali spesso acquistati mediante i Gruppi d’acquisto. Per un Natale 2013 che sia per il cenone all’insegna della qualità e del risparmio, l’Adoc raccomanda però anche di minimizzare gli sprechi limitandosi a comprare quello che realmente serve, di riutilizzare gli avanzi, di comprare meno e più spesso e di sfruttare all’occorrenza il congelatore.

Inoltre, l’Associazione dei Consumatori suggerisce anche di stare attenti ai prodotti che si acquistano anche se questi sono in promozione visto che si può spesso eccedere nelle quantità da portare a casa. E se proprio ci si rende conto del fatto che il cibo acquistato supera le esigenze a tavola, allora prima che scada o deperisca si può sempre donare ad un’associazione che si occupa di assistere le persone bisognose.

 

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