Pensioni basse, l’Italia investe più della Svezia, ma il problema rimane l’evasione fiscale

di Redazione Commenta

Il problema delle pensioni è certamente uno dei motivi di dibattito tra i vari partiti politici in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo. Dal punto di vista della spesa previdenziale, gli ultimi dati che arrivano dal rapporto sul bilancio del sistema previdenziale del Centro studi e ricerche “Itinerari previdenziali” mette in evidenza come l’Italia investa anche più della Svezia in tema di spesa previdenziale.

Solamente nel 2016, infatti, i costi relativi ad assistenza, sanità e previdenza hanno sorpassato il 57% delle entrate. Insomma, sembra che in Italia la generosità in relazione al welfare non manchi di certo. Sono circa 16,1 milioni i pensionati in Italia: cifre che mettono in risalto l’elevato numero di prestazioni in pagamento, il più delle volte assistenziali. Su 830 miliardi di spesa pubblica complessiva, la cifra che è stata rivolta a sanità, pensioni e assistenza supera i 452 miliardi.

Dall’analisi approfondita di queste statistiche emerge anche come siano i dipendenti pubblici, che corrispondono a qualcosa come il 17% dei pensioni complessivi, a pagare quasi un terzo di tutte le tasse. E da questi dati si può comprendere molto facilmente, mettendo in parallelo i redditi dei pubblici impiegati con quelli dei privati, quanto grande sia l’evasione fiscale e quanto tutto ciò abbia inciso sul sistema previdenziale portando ad un abbassamento delle pensioni. E allora non deve nemmeno impressionare il fatto che tutto l’onere fiscale sulle pensioni ricade sulle spalle solamente di un quinto dei pensionati e, nella maggior parte, su coloro che hanno pensioni che superano i 3000 euro lordi mensili.

Il problema più grave che deve essere risolto, quindi, resta l’evasione fiscale, che va ad incidere direttamente sulle pensioni basse. Nel programma politico del Centrodestra, sostenuto anche da Fabrizio Bertot, emerge chiara l’intenzione di garantire soluzioni che possano dare una mano a tutti quegli anziani che si ritrovano in difficoltà a fine mese proprio per via di pensioni eccessivamente risicate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>