9 milioni di persone in difficoltà con il lavoro

di Redazione Commenta

La Cgil lancia l’allarme sul mondo del lavoro, proprio mentre il governo Letta mette a punto i dettagli del piano sull’occupazione che sarà presentato con tutta probabilità nella giornata di mercoledì

La Cgil lancia l’allarme sul mondo del lavoro, proprio mentre il governo Letta mette a punto i dettagli del piano sull’occupazione che sarà presentato con tutta probabilità nella giornata di mercoledì e che indicherà la strada per il rilancio del lavoro, soprattutto per i più giovani. Secondo quanto calcolato da Ires-Cgil, nell’ultimo trimestre dello scorso anno l’area della difficoltà nel mondo del lavoro ha sperimentato una preoccupante crescita. In base ai dati raccolti, ci sono almeno 9 milioni di persone in difficoltà.

L’area della sofferenza occupazionale, ovvero disoccupati, scoraggiati e lavoratori in cassa integrazione (Cig), abbraccia 4,57 milioni di persone e ha sperimentato un peggioramento del 16,6%. Cresce anche il disagio tra precari e lavoratori part-time involontari, a 4,17 milioni di persone.Fulvio Fammoni, presidente dell’Associazione Bruno Trentin, ha sottolineato che nell’ultimo trimestre del 2012 l’area della sofferenza e del disagio occupazionale ha interessato 8 milioni e 750mila persone in età da lavoro.

DISOCCUPAZIONE SALIRA’ SOPRA IL 12% NEL 2014

Ciò vuol dire che rispetto a dodici mesi prima c’è stato un aumento del 10,3%, ovvero di 818mila persone in più in difficoltà. Se invece si fa il confronto con l’ultimo trimestre del 2007, secondo lo studio Ires su dati Istat c’è stato un clamoroso aumento dell’area di sofferenza del 47,4%, ovvero 2,8 milioni di persone in più in difficoltà con il lavoro.

DISOCCUPAZIONE QUASI RADDOPPIATA IN 5 ANNI

Per l’area di sofferenza occupazionale c’è stato un aumento del 70,1% rispetto all’ultimo trimetsre del 2007, ovvero 1,9 milioni di persone in più. L’area del disagio è invece cresciuta del 28,6% nel giro di 5 anni, con 927mila persone in più in uno stato di difficoltà. Cresce il tasso di disoccupazione in tutte le zone d’Italia, ma nel Mezzogiorno si raggiunge un picco del 18,3% (a fine 2011 era al 14,9%).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>