Bollette, i costi toccano gli stessi livelli del 2021

di Daniele Pace Commenta

Durante lo scorso mese di febbraio, le spese di mercato che riguardano il gas naturale, pari all’incirca a 28 euro per MWh, e dell’energia elettrica, che invece si aggirano intorno agli 87 euro, hanno ripreso quota fino a toccare i medesimi livelli raggiunti già a giugno 2021.

Le bollette della luce e del gas che vengono sopportate dalle famiglie italiane, in confronto a quanto avveniva tre anni or sono, hanno fatto registrare un aumento molto corposo, pari in media a 328 euro, con un incremento percentuale del 26,2%. Di questi 328 euri medi di aumento, ben 153 sono legati alla luce, mentre 175 sono legati al gas.

Si tratta di un aspetto che è emerso da un’indagine che è stata portata avanti da parte della Cgia di Mestre. Dal punto di vista territoriale, il Nordest rappresenta la zona dell’Italia in cui sono stati registrati i rincari più corposi.

Continuando ad analizzare il periodo che va dal 2021 al 2023, l’incremento medio annuo di luce, ma anche di gas, arriva ad aggirarsi intorno a 457 euro, con un aumento medio riscontrato pari a 33,6%. Alle spalle del Nordest, troviamo il Nordovest, con un aumento di ben 316 euro, con un incremento pari al 23,9%. Subito dopo troviamo il Mezzogiorno, con un incremento pari a 304 euro, con un aumento percentuale del 26,6%. In ultima posizione troviamo il Centro Italia, con un aumento di 260 euro, con un incremento percentuale del 21,1%.

Il continuo incremento dei prezzi della luce all’interno del triennio ha coinvolto un po’ tutti, purtroppo. Anche se, come in tanti chiaramente avevano già messo in evidenza, per gli utenti del mercato tutelato, l’aumento del 34% è stato decisamente più basso rispetto a quello che è stato registrato con il mercato libero.

Per quanto concerne il gas, invece, i dati che sono stati rilevati non offrono la possibilità di effettuare alcun calcolo in merito al cambiamento dei prezzi nel confronto tra il mercato tutelato e quello libero. I dati che riguardano il 2023, però, si possono in ogni caso paragonare con quelli dell’anno precedente. Anche in questo caso, se i prezzi del mercato tutelato sono stati registrati in calo, pari al -31%, mentre per quanto riguarda il mercato libero è stato registrato ancora un altro incremento, intorno al 6,7%.

Tutti questi aumenti dei prezzi si sono verificati anche se il costo delle materie prime siano diminuiti già dalla fine del 2022. E anche nonostante i vari bonus ed erogazioni dei governi italiani che si sono succeduti per poter combattere adeguatamente il caro energia.

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