Investire nei Pac

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L’acronimo “Pac” sta per piano di accumulo del capitale ed è una metodologia che consente al risparmiatore di effettuare un investimento a rate per garantirsi una sorta di antidoto allo stress da borsa

L’acronimo “Pac” sta per piano di accumulo del capitale ed è una metodologia che consente al risparmiatore di effettuare un investimento a rate per garantirsi una sorta di antidoto allo stress da borsa. Tecnicamente il Pac funziona in questo modo: a periodi prefissati (mese, trimestre, semestre) si comprano quote di fondi comuni di investimento o di Etf versando piccole quote di denaro. Ad esempio, con 50 o 100 euro mensili si acquistano più quote se i mercati scendono. Inoltre, si evita il rischio del timing di ngresso sbagliato in un’unica soluzione.

Il piano di accumulo è l’ideale per chi desidera investire sui mercati finanziari con un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. Il time frame di riferimento consigliato è di almeno 5 anni. Il momento migliore per iniziare un Pac è nelle fasi di mercato avverse. Infatti, la discesa delle borse permette di comprare più quote e di procedere in ogni caso con una diversificazione dell’investimento.

Il Pac può essere molto utile anche per investire per i figli, soprattutto se si desidera accumulare un capitale per finanziare gli studi universitari dei figli o l’avvio di progetti imprenditoriali. Prima di iniziare a fare un piano di accumulo, bisogna valutare bene i prodotti finanziari che si vuole acquistare. L’ideale è sempre farsi aiutare da un professionista dei mercati, esperto e magari indipendente, ovvero slegato da rapporti contrattuali con banche o sim (come ad esempio i promotori finanziari).

Il Pac in Etf (acronimo di Exchange traded funds) si fa preferire rispetto ai Pac nei fondi comuni, perché questi ultimi hanno costi maggiori. Infatti, gli Etf sono fondi passivi dove però non bisogna pagare il gestore e il resto della filiera di intermediazione. Inoltre, sono facilmente acquistabili online come se fosser un’azione. Meglio sempre puntare su Etf molto liquidi e ben noti, che hanno costi più bassi e sono più trasparenti.

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