Quali rischi dai fondi obbligazionari con la cedola

di Redazione Commenta

Negli ultimi tre anni i fondi obbligazionari con la cedola hanno messo a segno delle performance davvero interessanti, in doppia cifra e puntellate dalla distribuzione periodica di un coupon

Negli ultimi tre anni i fondi obbligazionari con la cedola hanno messo a segno delle performance davvero interessanti, in doppia cifra e puntellate dalla distribuzione periodica di un coupon. Tuttavia, finora ha vinto l’illusione della sicurezza, ma in futuro potrebbero esserci maggiori rischi. I fondi obbligazionari sono finiti sotto la lente perché gli italiani continuano a riversare in questi prodotti fiumi di denaro, focalizzandosi quasi esclusivamente sui bond e mettendo da parte le velleità di investimento in azioni (sebbene piacciono anche le soluzioni flessibili).

Il fascino della cedola sembra sia sempre più irresistibile, ma se non c’è un obiettivo legato alla pensione di scorta (ma a quel punto conviene di gran lunga puntare sui fondi pensione) l’ideale sarebbe lasciar perdere questi prodotti con cedola. La sensazione è che siano decisamente sopravvalutati dagli addetti ai lavori, come sottolineato da uno dei più grandi consulenti finanziari indipendenti al mondo, ovvero la Cambridge Associates.

RENDIMENTO DEI BOND SARA’ NEGATIVO SE I TASSI INIZIANO A SALIRE

Tra le categorie più sopravvalutate figurano soprattutto i bond governativi americani e dell’area euro “core” (come Germania e Francia). Secondo gli esperti di Cambridge Associates, che fa consulenza a grandi atenei come Stanford e Harvard, nei prossimi anni c’è il rischio di un deciso aumento dei tassi di interesse di lungo periodo, per cui potrebbero esserci effetti molto negativi per i possessori di fondi obbligazionari.

MUTUI CON TASSI DI USURA (SERVIZIO DE LE IENE)

Secondo Pascal Duval, ceo Emea di Russell Investments, il successo dei fondi a cedola in Italia è dovuto al fatto che l’età media degli investitori si è alzata e c’è sempre più richiesta di reddito fisso. Tuttavia, secondo l’esperto, questi prodotto “non possono più essere l’unica soluzione perché i rendimenti troppo bassi e il rischio necessario ad avere un ritorno superiore all’inflazione è troppo elevato per molti”. Duval ritiene che il successo di questi fondi sia stato anche determinato da una grande operazione di marketing delle società di gestione del risparmio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>