Andamento dell’inflazione nel 2011

di Redazione Commenta

L'inflazione, nel 2011, crescerà o diminuirà? Noi di Senza Soldi proviamo a rispondere per darvi i migliori strumenti decisionali per i vostri investimenti.

Ci siamo già occupati, diffusamente, di come investire nei periodi di inflazione, sfruttando i periodi di forte crescita del costo della vita a nostro vantaggio.

Bisognerebbe ora chiedersi, dunque, se l’inflazione, nel corso del 2011, crescerà o diminuirà.

Rispondere, ovviamente, non è semplice.


Se è vero, com’è vero, che il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke avrebbe deciso di adottare una strategia, denominata quantitative easing, in base alla quale la massa monetaria immessa nei mercati, nei prossimi anni, dovrebbe aumentare a dismisura e senza soluzione di continuità, così da favorire la ripresa dei consumi nonché l’assestarsi delle situazioni contabili di molti importanti debitori, e che Treasuries e Bund continuano a crescere (in termini di redditività), lasciando, quindi, ipotizzare un 2011 fortemente inflazionato, d’altro canto è vero che moltissimi analisti  (tra cui figura l’importantissimo OCSE), si dicono convinti che, nel 2011, il costo della vita scenderà del 20% negli Stati Uniti d’America e addirittura del 40% nei Paesi dell’area euro.

[LEGGI] INVESTIRE NEI PERIODI DI RECESSIONE

Stime più prudenziali, ovviamente, sono d’obbligo. Entro il 2011, realisticamente parlando, l’inflazione raggiungerà l’1,3% negli Stati Uniti, l’1,5% in Europa e meno 0,2% in Giappone.

Un altro valore fondamentale, da tenere costantemente sott’occhio per la valutazione dell’andamento dell’inflazione, sarà quello relativo ai volumi della disoccupazione.

Se, infatti, si aggira oggi su cifre superiori al 10% in tutto il mondo, è bene notare come, sempre secondo Bernanke, la situazione critica sia sintomo di una ciclicità che, toccato il punto minimo, dovrebbe tornare a salire, già nel terzo trimestre 2011, portando con sé una riduzione della disoccupazione che, in termini di inflazione, non può che preoccupare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>