Quando conviene comprare casa in Italia nel 2012

di Redazione Commenta

Secondo un’indagine condotta dal portale Immobiliare.it, nel secondo trimestre dell’anno in corso è aumentata la percezione tra gli italiani che quello attuale non sia un buon momento per vendere casa

Secondo un’indagine condotta dal portale Immobiliare.it, nel secondo trimestre dell’anno in corso è aumentata la percezione tra gli italiani che quello attuale non sia un buon momento per vendere casa. Infatti, il 74% del campione intervistato ritiene che sia più opportuno tenersi stretto l’immobile, in quanto si teme il pericolo di una svendita. In questa fase in cui le transazioni immobiliari sono crollate senza mezzi termini, i piccoli proprietari italiani preferiscono non mettere in vendita il proprio immobile.

Si teme, infatti, che il prezzo attuale possa non stimare correttamente il valore reale dell’immobile. Dall’indagine emerge anche una tendenza dai connotati positivi, ovvero la propensione all’acquisto. La percentuale degli italiani che pensa che oggi sia un buon momento per comprare casa continua ad aumentare. Infatti, siamo giunti al 52% dopo sei mesi di stallo intorno al 45% e un picco del 49% ad aprile.

Gli ottimisti formano la maggioranza, ma il dato è comunque inferiore rispetto ai livelli evidenziati a luglio 2011 quando la percentuale raggiungeva il 54%. Secondo gli esperti di Immobiliare.it c’è da considerare anche l’effetto-Imu, ma sta aumentando la consapevolezza che oggi potrebbe essere possibile effettuare un buon affare a seguito della discesa dei prezzi dal picco di sei anni fa.

La percezione sull’acquisto e la vendita della casa è comunque differente da regione a regione. In particolare, sono i toscani i più restii all’idea di vendere casa (quasi il 79% degli intervistati), seguiti dai veneti e i lombardi. Secondo la maggioranza dei lombardi, toscani, laziali e piemontesi è un buon momento per comprare casa, mentre c’è più prudenza al Sud. In particolare sono i calabresi a ritenere che non sia un buon momento per comprare, ma la percentuale è elevata anche tra campani, sicialiani e pugliesi.

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