Comune di Milano: i debiti si pagano con il baratto amministrativo

di Redazione Commenta

Milano (Italy), skyline with new skyscrapers

La crisi economica che ha colpito l’Italia in questi ultimi anni non ha risparmiato nessuna città, Milano compresa. Nel mese di maggio i dati del centro studi della Camera del Lavoro hanno fatto emergere una situazione molto preoccupante nel capoluogo lombardo, caratterizzata da un aumento della disoccupazione e della povertà.

Alcune imprese non investono nei nuovi assunti e fanno decadere i contratti, altre falliscono, altre ancora devono ricorrere alle società di recupero crediti di Milano per sollecitare i pagamenti e rivedere in attivo il loro bilancio: impossibile non creare un circolo vizioso in cui a farne le spese sono sempre e comunque i cittadini lombardi.

A risentire di questa situazione di forte incertezza economica è anche la pubblica amministrazione milanese, che non può certo risolvere tutti i casi di insolvenza avvalendosi di società specializzate nel settore.

 

Tuttavia il Comune ha pensato a un’interessante iniziativa per permettere a chi ha contratto dei debiti con l’amministrazione comunale di estinguerli attraverso dei lavori socialmente utili. Milano è stata una delle prime città italiane a mettere in atto un progetto di baratto amministrativo dedicato ai cittadini che si trovano in condizione di morosità senza esserne colpevoli.

Per fare domanda di partecipazione all’iniziativa, partita in via sperimentale il 1 marzo 2016, era necessario dimostrare di non essere economicamente in grado di estinguere il proprio debito a causa di un licenziamento, di problemi di salute o per una cassa integrazione. Uno dei requisiti fondamentali era anche quello di avere un ISEE inferiore ai 21 mila euro; al progetto potevano accedere soltanto i residenti a Milano o i cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno.

Foto da Wired.it

 

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