Come investire in caso di salvezza dell’euro

di Redazione Commenta

Come investire, per ottenerne il massimo guadagno, nel caso in cui l'euro dovesse salvarsi e superare indenne la crisi da debito sovrano.

La manovra salva-Italia, recentemente approvata dal Governo Monti, deciderà i destini dell’Italia, dell’Unione Europea e della moneta unica. Gli occhi di tutte le forze istituzionali, ma soprattutto gli occhi dei mercati finanziari globali, sono puntati sulle reazioni all’approvazione e agli effetti che, sul breve periodo, la succitata manovra saprà generare rappresentando, dunque, l‘ago della bilancia che penderà, inevitabilmente, verso la salvezza, oppure ancora verso il fallimento dell’Europa unita come la conosciamo oggi.

Per ora, ma sono solamente impressioni preliminari, le forze sociali, politiche, istituzionali, industriali ed economiche italiane hanno retto il colpo devastante della manovra lacrime e sangue e i mercati, sostenuti dall’approvazione alla manovra dichiarata dai leader europei, stanno rispondendo ottimamente, lasciando intuire che la salvezza, pur nel sacrificio, è ancora possibile.

Sarebbe bene, a questo punto, cercare di intuire come, dovesse questa rosea ipotesi concretizzarsi, investire per cercare di sfruttare, nel migliore dei modi, il rimbalzo che le quotazioni di diversi listini, in un tale frangente, sicuramente subirebbero.

Il nostro consiglio, naturalmente, è quello di non esagerare con l’ottimismo, prediligendo, naturalmente, un portafoglio di obbligazioni a basso rischio riservando, di conseguenza, soltanto il 20% delle nostre risorse ai listini azionari.

OBBLIGAZIONI

Il consiglio, dunque, diventa quello di utilizzare l’80% delle nostre disponibilità per acquistare obbligazioni, per esempio suddividendo il capitale in quattro frazioni identiche, da dedicare a:

– BTP in scadenza a dicembre 2013

– CCT in scadenza a dicembre 2014

– BTP inflation linked in scadenza a dicembre 2016

– Obbligazioni governative del Belgio in scadenza ad aprile 2013

AZIONI

Alle azioni, dunque, rimarrebbe solamente il 20% del nostro portafoglio, da dividere ulteriormente in due parti uguali, che, se sfruttate nella maniera ideale, ovvero ove dovessero concretizzarsi le premesse, ci garantirebbero un guadagno decisamente invidiabile. Consigliamo, dunque, di dedicare questo 20% all’acquisto di:

– un ETF che replichi l’andamento dell’Eurostoxx 50

– un ETF che replichi l’andamento dei principali istituti di credito europei.

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